Dalla stazione degli autobus di Cholila ancora scossi per la decisione presa, proviamo a chiamare un ragazzo della rete Couchsurfing che avevamo contattato prima di andare a El Bolson.
L'ora è tarda, sono le 16.30 e il bus arriva a Esquel alle 21, quindi le possibilità che il ragazzo ci ospiti sono minime…noi ci proviamo lo stesso…e Danilo, questo il nome del nostro salvatore, accetta senza battere ciglio, pazzesco!!!
Il viaggio in autobus è assurdo per è quanto bello… La strada, completamente di sterrato, attraversa tutto il parco naturale Los Alerces, una 50ina di km di natura ineguagliabile, boschi, ancora laghi, ancora monti, ancora cascate, ancora fiumi… Il piccolo autobus va a 30 km/h quindi abbiamo tutto il tempo di gustarci l'occhio e approfittare al meglio del lungo viaggio, 4 ore per una distanza irrisoria.
Arrivati alla stazione di Esquel, chiamiamo Danilo, che non contento di ospitarci ci viene a prendere in macchina scomodando pure la sorella perché lui non ha la macchina.
A casa si capisce subito che c'è sintonia, soprattutto con Andrea che dopo pochi minuti scorge una maglietta della Fiorentina sopra una sedia. Da lì inizia un discorso interminabile sul calcio, su Batistuta e Andrea ne approfitta subito per chiedere a Dani se conosce un posto dove poter vedere il big-match del Franchi la mattina seguente. Il ragazzo, un tifoso sfegatato del Racing Club de Avellaneda, capisce subito l'importanza della partita e promette ad Andrea che sicuramente riuscirà a vederla.
Prima di andare a letto c'è tempo di una pizza offerta dal mitico Dani!!!
Restiamo sempre più incantati dalla disponibilità della gente che incontriamo, cose da non crederci!!!
La mattina inizia nel migliori dei modi, con Danilo che ci chiama alle 9 dandoci appuntamento in una stazione di servizio con la televisione dove poter vedere la partita. Ci incontriamo con lui, ma nel posto che sembrava essere sicura la trasmissione del match, il barista non vuole cambiare canale. Poco male, una paio di "quadras" più in là riusciamo impossessarci del telecomando e vedere già le due squadre in campo. Andrea è felice ma nervosissimo, le partite con la juve sono sempre una sofferenza e quasi sempre finiscono con un furto da parte dei bianconeri.
Infatti la partita, bruttona fino a quel momento si sblocca con un rigore dubbio ai danni di Tevez, lo stesso argentino s'incarica di battere dagli 11 metri e insacca.
La partita continua, la Fiorentina sembra incapace di produrre pericoli e in un capovolgimento di fronte, complice un erroraccio di Cuadrado, ci si trova sotto 0-2!
Che mal! Alla fine primo tempo già sembra sentenziata la sconfitta.
Ma a sorpresa nel secondo tempo è un'altra Viola, che si soffre in alcuni frangenti, ma poi reagisce fino a conquistare con il cileno Mati Fernandez, da poco entrato al posto di uno spento Aquilani, un generoso calcio di rigore. Pepito Rossi…GOOOL!
E li per Andrea cresce la tensione, al momento del 2-2 quasi non ci crede…
Il locale si svuota e quando Joaquin deposita in rete il pallone del 3-2 Andrea può esplodere la sua gioia…fino ad arrivare alla esagerazione della gioia incontenibile per il 4-2 del fenomeno Rossi!!! Conte piange, Andrea non sta nella pelle!!!
Usciamo dal bar, Andrea è sotto shock, non capisce una mazza, Giulia e Danilo cercano di interloquire con lui, ma nulla da fare, nella sua mente scorrono ancora le immagini di quella magnifica rimonta…
Si va a fare le spese, e il nostro tifoso Viola, imbambolato, pensa solo a comprare la "cerveza" per
festeggiare mentre Giulia e Dani comprano il resto.
festeggiare mentre Giulia e Dani comprano il resto.
Pranzetto all'italiana con una bella pasta al pomodoro e due litri di Quielmes. Dopo pranzo c'è tempo per una breve siesta prima di andare di nuovo a vedere il "futbòl", questa volta dal vivo allo stadio di Esquel dove la squadra locale, il Belgrano, quasi tutta composta da amici e conoscenti di Danilo, gioca contro una squadra di Bariloche. Finisce 3-3, al triplice fischio finale tiriamo un respiro di sollievo perché nella tribune faceva veramente freddo.Ritorniamo a casa a bere mate per riscaldarci e riposare un'altro pochino.
Alla sera ce ne andiamo a fare una cenetta romantica, noi due soli, una sorta di cena di fidanzamento visto le parole d'amore che ci siamo scambiati nel pomeriggio. Per festeggiare questa giornata incredibile e questa occasione speciale andiamo in una delle migliori "Parilla" di Esquel per mangiarci finalmente un Asado come si deve… lo accompagnano con del purè di mele e delle patate alla crema…non poteva di certo mancare una bottiglia di vino buono, che si rivela essere ottima, Malbec - Elementos del 2012… Il conto è accessibile, neanche 25 € a testa… Ce ne andiamo a letto contenti, anzi veramente felici.
Per Andrea dev'essere stato uno dei giorni più felici della sua vita!
Gli altri giorni a casa di Danilo servono per conoscerci meglio, e per riorganizzare il nostro viaggio.
Le ipotesi sono tante ma bisogna soprattutto prendere in considerazione l'elemento principale, cioè le pastiglie di Andrea che stanno finendo e che arriveranno via corriere dall'Italia.
Non è poi così semplice importare merce dall'estero, figuriamoci medicinali. Il problema è la dogana argentina. Pensiamo che la soluzione migliore sia rimanere ad Esquel e sperare che il pacco arrivi prima della nostra partenza obbligata fissata per il giorno 7 di novembre, ultima data utile prima che il nostro abbonamento di bus scada. Per quanto non sia una grande attrazione turistica come Bariloche o un piccolo nido magico come El Bolson, Esquel è una piacevole cittadina a dimensione d'uomo. Circondata da immancabili monti le cui cime più alte sono ancora innevate, un piccolo centro con parco, alcuni ristoranti, un bel centro culturale, negozietti, ci pare possa essere una buona occasione per sperimentare la vita
quotidiana di una cittadina della Patagonia.
Non è poi così semplice importare merce dall'estero, figuriamoci medicinali. Il problema è la dogana argentina. Pensiamo che la soluzione migliore sia rimanere ad Esquel e sperare che il pacco arrivi prima della nostra partenza obbligata fissata per il giorno 7 di novembre, ultima data utile prima che il nostro abbonamento di bus scada. Per quanto non sia una grande attrazione turistica come Bariloche o un piccolo nido magico come El Bolson, Esquel è una piacevole cittadina a dimensione d'uomo. Circondata da immancabili monti le cui cime più alte sono ancora innevate, un piccolo centro con parco, alcuni ristoranti, un bel centro culturale, negozietti, ci pare possa essere una buona occasione per sperimentare la vita
quotidiana di una cittadina della Patagonia.
L'unico problema è dove dormire, di certo non possiamo rimanere 3 settimane a casa di Danilo, quindi cominciamo a cercare in internet, contattiamo un paio di "granjas" che però non ci rispondono.
Giulia scopre su un sito (http://www.helpx.net/) la possibilità di lavorare come volontari in un ostello, ci presentiamo direttamente, lasciamo i nostri dati al ragazzo alla recepcion, che ci assicura che il titolare in giornata ci chiamerà.
Nel frattempo andiamo a Trevelin, città fondata dai gallesi a pochi km di distanza da Esquel, nulla di entusiasmante, cittadina piccola, in crescita con quasi nulla aperto, restiamo un po' delusi. Fatta la nostra passeggiatina ce ne ritorniamo verso casa, quando, ci arriva un sms al telefono argentino, è Gustavo il ragazzo dell'ostello, che ci da appuntamento per il giorno seguente.
Al momento del colloquio ci sembra essere dubbioso, ci dà la sensazione che mai ci dirà di si, ci liquida con un ci sentiamo domani consulto il mio socio e vi richiamo.
Alla sera ci arriva un sms nel quale ci dice di presentarsi all'ostello la mattina seguente, gli interessa che noi ci fermiamo. OTTIMO!!!
Poco dopo usciamo per andare a fare la nostra prima lezione di Tango al centro culturale Melipal di Esquel, che avevamo visitato nel pomeriggio e dove abbiamo avuto il piacere di conoscere e parlare un po' con una signora Mapuche.
C'è abbastanza gente alla lezione e tutti sanno più o meno ballare, noi alle prime armi siamo un po' impediti ma ci divertiamo moltissimo…Giulia sente comunque bene il ritmo, Andrea invece è molto spesso fuori tempo. Finiamo la lezione belli stanchi e soddisfatti di aver perlomeno provato i primi passi base.
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