giovedì 5 settembre 2013

Dia 3: oggi arte

Sveglia come sempre presto, più e meno alle 8 in piedi, colazione, post nel blog e poi in strada direzione Recoleta, il quartiere, da quello che dicono le guide, tra i più "in"di Buenos Aires.

Come prima tappa ci dirigiamo per la prima volta con un mezzo pubblico, "el subte", al Museo di un http://www.xulsolar.org.ar/.
 pittore Argentino, un pazzo che s'è pure inventato una lingua, amico di Jorge Luis Borges al secolo Xul Solar.
La mostra è divertente, quadri, soprattutto quelli nel mezzo della sua carriera, molto colorati e tutti animati e con un segno tutto suo.



Usciti dal Museo puntiamo lentamente, girovagando per le vie del quartiere verso il Cimitero della Recoleta dove sono seppelliti in dei mausolei incredibili i maggiori fautori della storia e della cultura argentina degli ultimi secoli. Veramente un posto fuori dal normale, con delle costruzioni immense in marmo alternate ad altre ormai diroccate con pattumiera all'interno, che fanno sorgere una domanda spontanea: "ma perché uno deve buttare i soldi per farsi costruire un monumento dove passare la morte?" mah!
Nel nostro girovagare capitiamo nel Centro Culturale libero della Recoleta, un posto fantastico dove chiunque può esporre le proprie opere e pure crearle, ci ha fatto davvero una bella impressione, sia per la vastità e la bellezza del luogo e sia per la quantità di gente che ci lavorava dentro.
Per la strada osserviamo incuriositi la maggior parte della gente che passava con una borsa di plastica gialla con la scritta "BA Joven" e ci mettiamo alla ricerca come due scemi del luogo ove uscivano quelle borse.
Passato un parco e l'immensa facoltà di Diritto, intravediamo l'entrata dell'Expo Joven, ci intrufoliamo subito spacciandoci per studenti della facoltà "humanistica"...non possiamo non avere anche noi il mitico sacchetto. Scopriamo così essere una fiera espositiva di aziende, dalle mega roche o mercedes che sia, alle piccole associazioni per il riciclo urbano, dove gli studenti universitari e secondari entravano, lasciavano curriculum alle varie aziende. Siamo rimasti molto colpiti, sia per il via vai di studenti e sia per la possibilità addirittura di fare dei veri e propri colloqui.
Anche in Italia succede questo...EEH!!
Appena usciti, da lontano notiamo in un parco un gigantesco fiore di metallo di cui avevamo letto l'esistenza nella guida, fiore che di notte si chiude...bello bellino peccato per le orde di americani in bici.
Mai domi ci accingiamo a raggiungere la stazione dei treni dove avevamo letto in internet il giorno prima essere in vendita il famoso "South Pass", una sorta di abbonamento per varie corse dei bus a lunga percorrenza. La strada verso la stazione sembra non finire mai... non ci perdiamo d'animo e alla fine ci arriviamo e troviamo all'interno dell'agenzia un ragazzo gentilissimo che ci da delle informazioni molto dettagliate.
In realtà non lo abbiamo acquistato perché volevamo capire bene se realmente conveniente e anche un pò spaventati dalle 26 ore di viaggio, praticamente di seguito, da percorrere in autobus, da Esquel a El Calafate.
Tornati a casa ci mettiamo subito a confrontare prezzi di autobus fino allo svenimento, quindi decidiamo di uscire a mangiare qualcosa prima di addormentarci col il computer in mano...
Stanchi e senza forze andiamo a mangiare una pizza alla pizzeria sotto l'ostello, niente di che, ma pensando di essere in Argentina, per niente male...certo mangiare la pizza dall'altra parte del mondo...proprio italiani siamo ;)
Prima di andare a letto c'è giusto il tempo di una sigaretta della Buonanotte...

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