Questa mattina ce la prendiamo più comoda del solito, usciamo sulle 11.30…e prendiamo pure l'autobus. Vogliamo tornare a la Boca per entrare finalmente alla Bombonera.
Appena saliamo in autobus sbagliamo, usiamo infatti la porta centrale e veniamo subito ripresi dall'autista, perché si sale solo dalla porta anteriore.
Ci avviciniamo al conducente, gli comunichiamo dove vogliamo scendere lui schiaccia un bottone, paghiamo in monete, l'unica maniera senza avere la tessera abbonamento. Aspettiamo che ci dia il biglietto, sbagliamo di nuovo, bisogna inserire le monetine in una biglietteria automatica e da li esce il ticket.
NB: ricordarsi che nei bus si sale solo dalla porta davanti, ci si mette in fila in strada e si sale uno per volta!!! Lo facessero anche in Italia sarebbe risolto il problema del abusivismo, succederà mai?!?
Ormai La Boca la conosciamo come le nostre tasche, scendiamo in "Avenida Brown" e ci accingiamo a raggiungere lo stadio del Boca Juniors...
Questa volta alla biglietteria ci danno l'ok per l'ingresso alla Bombonera e quindi compriamo due entrate a museo+stadio con 120 pesos totali.
Un primo sguardo veloce al museo cercando la foto dell'esordio di Gabriel Omar Batistuta, per tutti i tifosi viola Batigol, guardiamo le varie maglie della storia del club e poi entriamo in una sala cinema fatta a forma di pallone dove all'interno troviamo una serie di schermi che mandano un video a 360 gradi di un fantomatico esordio di un giovane con la maglia del Boca, che entra per la prima volta alla Bombonera, con tanto di tifosi e tutto il contorno.
Usciti da questo "sogno di ogni bambino", finalmente arriviamo all'entrata dello stadio…
OOOOOooooo!!! LA BOMBONERA, con "la Doce" in fronte a noi e la tribuna vip alla destra. Andrea comincia a fantasticare di come dev'essere questo tempio pieno di tifosi e "hinchas" durante una partita, magari un derby con il River o una finale di Coppa Libertadores con una squadra brasiliana, con Diego in tribuna ad alimentare gli animi..
Potrebbe passare ore anche in uno stadio vuoto…
Cerchiamo pure di intrufolarci negli spogliatoi senza però riuscirci, rientriamo nello stadio per qualche altra foto prima di concludere la visita del museo dove troviamo coppe, foto, video di partite memorabili di giocatori che hanno fatto la storia degli "xenenses"…
Alla fine Andrea si stacca dai video, e insieme ci avviciniamo all'uscita passando però per altre bacheche, video e cartellini di calciatori dei primi anni del club.
Ce la facciamo, varchiamo la porta di uscita e con un discreto appetito cerchiamo un ristorantino in zona per mangiare una "Parrillada mista completa".
La scelta ricade su di un localaccio con le pareti tappezzate di foto e di gagliardetti di tutte le squadre… Restiamo colpiti dalla carne sulla "parrilla" e dal prezzo… Ci accomodiamo, siamo i soli nel locale, ma non ci interessa, la nostra scelta l'abbiamo fatta e sinceramente è risultata ottima. La carne era tanta, varia e buona e il conto arrivato è stato onesto…
Mentre consumiamo la nostra carne, notiamo con curiosità sedersi accanto a noi un giapponese sola che ordina una parola, fantastico, esistono anche giapponesi che vanno all'avventura e alla ricerca degli usi e costumi di un popolo e non solo quelli che scattano foto nei luoghi turistici portati come pecore dalle guide… Grande!!!
Per pagare dobbiamo aggiungere qualche dollaro perché senza accorgerci ci siamo trovati senza i pesos necessari per pagare il seppur misero conto.
Dalla Boca questa volta vogliamo andare a Palermo, altro quartiere dall'altra parte della città, quindi non raggiungibile a piedi… necessitiamo di un bus e di monete per pagarlo, percorriamo uno stradone per cercare di cambiare i pochi pesos rimasti in monetine, sembra essere una "missione impossibile", per km nessuno soddisfa la nostra richiesta, noi perseveriamo e riusciamo nel nostro intento… Saliamo diligentemente nel bus dalla porta anteriore, paghiamo e poi cominciamo un viaggio lungo quasi un'ora, il pullman praticamente è passato in tutte le vie del centro… Una volta a Palermo però questa volta siamo per davvero senza nemmeno un "centavos" e di banche nemmeno l'ombra…
Giriamo per le vie di questo quartiere incontrando negozi, ristoranti e bar con dei nomi italiani o baschi, chissà poi perché baschi ci domandiamo…
Le strade ad un certo punto diventano curate con negozi di grandi firme e un fiume di pub, disco bar e locali notturni… Qui alla sera c'è la movida!!!
Troviamo un locale per bere un caffè dove si può pagare con la carta, scrocchiamo il wifi e il bagno, una breve pausa e di nuovo pronti a vagare per le vie…
Stremati cerchiamo e troviamo facilmente appena fuori dal quartiere una metro che ci porti all'ostello per un meritato collasso… Ce ne andiamo a letto senza cena ancora sazi dal pranzo leggero nella trattoria alla Boca...
Nessun commento:
Posta un commento