giovedì 24 ottobre 2013

El Bolson

 Lasciata la Granja di Alex e Cristina, ci dirigiamo verso la Ruta 40 sperando di riuscire a raggiungere in autostop El Bolson, ma dopo averci provato per quasi un'ora e mezza senza che nessuno si fermasse per darci un passaggio, passa l'autobus e decidiamo di prenderlo spendendo ben 42 pesos argentino cadauno…

Durante il viaggio, come sempre, attraversiamo luoghi incantevoli, percorriamo gli ultimi km del Parque Nacional Nauel Huapi, attratti dalla bellezza degli immancabili laghi e monti. La ruta è veramente piacevole e cresce la malinconia del non poter essere in sella della nostra amata Guzzi…
Arriviamo a El Bolson con sole cocente e cielo limpido, sembra essere sbocciata l'estate più che la primavera… Fantastico…

Decidiamo di aspettare che la ragazza che ci ospiterà finisca di lavorare mangiando un bel paninazzo, nel chiosco al lato della Terminal de Autobus. Da Willy, questo il nome del luogo, i panini son molto grandi e sopratutto buoni, così come la nostra prima birra artigianale (senza etichetta) che l'oste, un tipo molto simpatico, ci consiglia. Visto il sole e la tranquillità del luogo, la voglia di alzarci non è molta, magari colpa (o merito) del litro di birra appena bevuto, però bisogna raggiungere la casa di Romina. Ci mettiamo in cammino e troviamo molto facilmente la via, peccato che non solo non sembri mai finire ma in più si interrompe varie volte morendo in campi, scuole o parchi per poi riprende vari metri più avanti…La strada di "ripios" è eterna, con gli zaini in spalla e il sole 
a picco è una vera faticata, per lo meno il panorama è fantastico e questo ci da la forza per proseguire il cammino. Tra indicazioni a metà, numeri civici inesistenti e varie telefonate riusciamo ad arrivare. Romina a prima impressione ci risulta subito simpatica e molto disponibile, pensate, che è addirittura uscita per fare la copia delle chiavi dell'appartamento nell'unica ora di riposo che aveva tra lavoro e università…Quando torna con la chiave in mano abbiamo giusto il tempo per farci raccomandare un buon ristorante non caro e già deve uscire per andare a lezione. Ci accomodiamo nella sala della casetta, molto piccolina però molto carina… passeremo le nostre notti in un divano, a dire il vero abbastanza comodo. Una rapida doccia e usciamo a fare il nostro primo giretto per il "pueblo", e subito ci piace. Andiamo logicamente a berci una birretta in una "Cerveceria" artigianale e poi a cena alla Gorda. Nel ristorante mangiamo divinamente, accompagniamo le due portate di carne (giganti) con un'altra birrozza artigianale e usciamo a stento dal locale tanto siamo pieni… Ah che bene!!! Ce ne andiamo a casa soddisfatti sotto un incantevole cielo stellato, ben contenti di dover fare una bella passeggiata per arrivare. La strada per la cronaca non è poi così lunga come ci sembrava sotto il sole delle 3 del pomeriggio con gli zaini in spalla…A casa non troviamo Romina che poco dopo torna insieme al suo ragazzo Ariel un tipo molto divertente con cui Andrea si ferma a parlare per ore prima di buttarsi a letto e concludere la prima giornata a El Bolson.
La mattina seguente facciamo un bel giro per la "Fiera Artesanal" una delle più grandi e importanti della Patagonia, pranziamo in una delle bancherelle, beviamo birra artigianale alla spina che vendono direttamente per le strade del mercato…Continuiamo a bere birre anche nella Cerveceria El Bolson approfittando di un buon Wi-Fi per parlare con amici e familiari e caricare il post della Granja di Bariloche nel blog. La giornata continua serena e decidiamo di andare a fare una passeggiata fino al "Mirador" per vedere la città dall'alto, ma si può intraprendere una camminata per sentieri senza fermarsi in una fabbrica di birra e provarne una?! no di certo… La vista è veramente bella, un panorama fantastico tanto che ci cresce la voglia di fermarsi qualche giorno in più in questo splendido paradiso… Alla sera poi ci aspetta il "Circo Cervecero" al Palasport Municipale, dove ben 7 case di birre artigianale vendono tutte le proprie delizie e dove per l'evento suona pure il gruppo di Ariel… Arriviamo per le 9, giusto il tempo di una bella birra fresca che era tanto che non bevevamo (quasi 2 ore!!!) e di un bel panino gigante con carne che inizia la festa…Pagliacci, lotterie, gruppi di percussionisti, concerti tutto innaffiato da birra artigianale fresca, queste si sono le feste che piacciono a noi!!! Per la prima volta da quando siamo in Argentina rincasiamo tardi, quasi alle due, pazzesco vero???
I giorni seguenti passano sereni, Romina alla fine ci dà la possibilità di fermarci fino a mercoledì, giorno in cui abbiamo appuntamento con Laura per andare insieme a Cholila, e così riusciamo a fare un paio di escursioni.
Domenica andiamo a camminare verso un' altro "Mirador"  dalla parte opposta alla valle di El Bolson, un posto a dir poco magnifico dove passa il Rio Azùl che porta l'acqua al lago Puelo e campi verdi con qualche "estancias"… Un luogo che si può raggiungere solo a piedi perché non ci sono le strade, quindi immaginatevi lo splendore della natura. Continuiamo fino arrivare alla famosa "Cabeza del Indio" che altro non è che una roccia a forma di testa di un uomo. Il tempo inizia a cambiare il cielo si scurisce e il vento comincia a soffiare sempre più forte, però decidiamo ugualmente di intraprendere un ultiimo sentiero di circa un ora che porta ad una cascata, denominata "Cascada Escondida". Un sentiero bellissimo immerso in un bosco variopinto e la a cascata è veramente affascinante, di quelle che ti fa riflettere sulla forza dell'acqua…abbiamo preso la scelta giusta anche questa volta!






        




Ci incamminiamo per ritornare a El Bolson a piedi (una decina di km)  però sbagliamo sentiero e ci ritroviamo sulla strada principale che non solo è meno piacevole ma allunga moltissimo il ritorno….quasi il doppio dei km. Un bel po' stanchi decidiamo comunque di continuare a piedi e di non chiamare un "Remis"….prima proviamo a fare l'autostop!! Nulla da fare neanche questa volta, ma per fortuna ad un certo punto si materializza proprio un "Remis" che stava scaricando una coppia in una Estancias e, ormai stremati, decidiamo di approfittare di questo segno del destino e tornare a casa in auto…

Lunedì è festa, festa dei paesi latino americani, data corrispondente alla scoperta dell'America, è tutto chiuso in città quindi decidiamo di fare una pazzia che però non vogliamo svelarvi…la sera prepariamo una cenetta per i ragazzi che ci ospitano, così per contraccambiare un po' e conoscerci meglio…vero relax. Martedì finalmente riusciamo ad andare a Lago Puelo di cui avevamo tanto sentito parlare, e come sempre, effettivamente, la bellezza della natura stupisce e incanta! Boschi curati alla perfezione, panorami mozzafiato, lago incantevole e i soliti monti che fanno da cornice ad un'opera d'arte naturale…

Mercoledì mattina Romina non deve lavorare e insiste per prepararci un pranzo a casa…..come se non bastasse tutto ciò che ha già fatto per noi decide pure di mettersi a cucinare un tipico piatto di carne da gara, e lei è vegetariana!!! Non sappiamo se anche in Italia, o Europa che sia, si incontrano persone così tanto disponibili e generose, la verità è che noi per primi quando abbiamo ospitato dei ragazzi con couchsurfing non gli abbiamo nemmeno lasciato le chiavi di casa, non per cattiveria, è che proprio non lo abbiamo nemmeno preso in considerazione. Può essere mai che la diffidenza sia così tanto radicata dentro di noi? e se siamo così tanto diffidenti è perché noi saremmo i primi di cui diffidare? eppure ci riteniamo degni di fiducia e fino ad ora abbiamo dimostrato di esserlo. Forse allora veniamo educati alla diffidenza senza nemmeno rendercene conto, ma perché? c'è da riflettere e come sempre da imparare!!!!
 Ad ogni modo finito il piacevolissimo pranzo dedichiamo l'ultimo pomeriggio all'ennesima passeggiata per El Bolson, ci addentriamo in una zona un po' più periferica ma altrettanto incantevole, ultima birra artigianale da Willy e arriva il momento di incontrarsi con Laura con la quale andremo a Cholilla.




Negli anni settanta patria degli hippy e ora patria della birra artigianale….serve dire altro per far capire quanto bene ci siamo trovati in questo piccolo paradiso!?! A parte i luoghi comuni El Bolson è veramente un pueblo delizioso. Circondato da monti, costeggiato dal Rio Puelo, immerso nel verde, cervecerie a ogni angolo e pieno di negoziati di artigianato,  offre un ottimo connubio tra la serenità della naturalezza e la vita di paese. Ce ne andiamo con la strana sensazione che prima o poi ritorneremo in questo magico angolo di mondo!

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