mercoledì 5 novembre 2014

Cordoba



Dopo la bellezza di 23 ore di autobus, con Expresso Singer, arriviamo finalmente a Cordoba Capital, Il caldo pure qui è allucinante! Eravamo rimasti d'accordo con un cochsurfer per dormire una notte da lui ma all'ultimo momento i ragazzi che stava ospitando precedentemente gli avevano chiesto di fermarsi più a lungo e non c'era più spazio per noi; molto gentilmente, però, ci aveva inviato il contatto di un altro ragazzo della rete di couchsurfing che probabilmente avrebbe potuto ospitarci. Appena scesi dal pullman , quindi, acquistiamo una sim Personal per poter chiamare direttamente questo secondo ragazzo, ma niente da fare, non risponde. Ci facciamo quindi dare la lista degli ostelli dal punto d'Informazione Turistica, revisioniamo in internet quale faccia al caso nostro e in una mezzoretta ne scegliamo uno, anche grazie alle indicazioni forniteci da Nicolas, ulteriore contatto della rete; Le Grand Hostal è uno dei più cari in realtà, ma centralissimo, bello, con camera matrimoniale, bagno in camera, wifi e aria condizionata…regaliamoci questa ultima notte da vera Luna di Miele…di nuovo son solo 22 euro a stanza!
Proviamo a chiamare l'ostello per non rischiare di  arrivare fin lì e trovarlo pieno, ma anche da loro non abbiamo risposta. Ci incamminiamo ugualmente, durante la strada ci fermiamo a mettere qualcosa sotto i denti, e continuiamo a chiamare il nostro teorico ospite, Alexis, nella speranza che risponda per non dover andare in ostello, ma nulla da fare… Una volta arrivati ci accorgiamo che la sim fino a questo momento era disattivata, per questo motivo nessuno ci rispondeva e gli sms non potevano essere inviati! Appena messi comodi in camera riceviamo un messaggio da Alexis con scritto che ci avrebbe ospitato più che volentieri… Che sfiga!!!
Va ben, che possiamo fare, ormai siamo in ostello e ci rimaniamo almeno per questa notte; da domani andremo da Alexis. Approfittiamo della doccia e del letto comodo per tornare in Noi dopo tante ore di viaggio; una volta recuperate, almeno in parte, le forze, ci mettiamo alla scoperta della città. Iniziamo a camminare verso la piazza centrale, Plaza San Martin, e percorriamo le vie pedonali alla ricerca di un cambio; lo troviamo quasi subito e molto più favorevole rispetto a Puerto Iguazù (17 Pesos x 1 €). 
La città già a prima vista ci piace. Alberi con fiori viola (Paulanie)
ovunque, il centro è pieno di vie pedonali, chiese e musei, la gente è molto amabile e quando gli si chiede un'informazione ti tengono un quarto d'ora a parlare e a raccontarti la città e le sue attrazioni turistiche e non…fermi ad un semaforo, incerti sulla via da prendere, veniamo avvicinati da un signore un poco strano ma con una conoscenza molto approfondita di Cordoba che incomincia a raccontarci talmente tante cose che la metà le dimentichiamo praticamente subito…alcune informazioni riusciamo a incamerarle e seguiamo i suoi consigli per concludere il primo pomeriggio cordobese. Passeggiamo nella zona che unisce Cordoba centro a Nuova Cordoba , passando per il teatro del Libertador e soffermandoci a osservare la struttura esterna del Patio Olmos, un centro commerciale costruito all'interno della più vecchia scuola elementare della città! Incredibilmente scegliamo in un battibaleno dove fermarci a cenare; sempre seguendo le indicazioni dello strano signore, troviamo "Alfonsina", più un bar dove bere mate in compagnia stuzzicando un tagliere di formaggi e affettati misti o dolci, ma vi sono pure alcuni piatti principali invitanti e insalatone ad un prezzo accessibile… Il locale è veramente bello, la musica è piacevole, e tutte le sere viene proposta musica dal vivo.
Come primo giorno può bastare e ce ne ritorniamo in ostello, dove nella corte troviamo tavolate di ragazzi che bevono birra e ascoltano musica, noi però siamo stanchi e preferiamo un bel film a letto prima di addormentarci…

La mattina ci alziamo presto per approfittare della colazione che ci viene servita nel secondo piano di una caffetteria; sistemiamo le nostre cose, paghiamo l'ostello e ci dirigiamo al "Colegio Jesuita de Monserat" per fare una visita guidata della scuola  e del museo… La visita doveva essere alle 11 del mattino ma una volta arrivati scopriamo che è stata spostata alle 12; per perdere tempo, quindi, andiamo verso il "Paseo del Buon Pastor" nella zona di NuovaCordoba, un quartiere pieno di musei, università e gente giovane. Interessantissima la cattedrale del "Sagrado Corazon de Jesus" dalla facciata di marmi variopinti e statue…un gran colpo d'occhio. Proseguendo per la stessa strada,  Avenida Irigoyen, arriviamo fino a piazza di Spagna per poi tornare indietro a fare la nostra visita al "Colegio Nacional Nuestra Senora de Monserrat". Prima di entrare andiamo a prendere un paio de "empanadas" in un forno storico dove ,però, per scaldare il nostro spuntino ci mettono una quindicina di minuti; risultato arriviamo 5 minuti in ritardo alla visita e non riusciamo a mangiare. 

Una volta terminato il percorso recuperiamo i bagagli in ostello e andiamo dal nostro nuovo ospite di Couchsurfing, Alexis, che per fortuna vive ad un paio "quadras" e in pochi minuti siamo già arrivati, con il caldo che fa anche il minimo sforzo richiede molta energia.
Alexis è un ragazzo di Misiones che vive da tre anni a Cordoba studiando, un po' controvoglia, all'università, aspettando di potersi mettere a viaggiare anche lui e rimpiangendo il Messico dove ha vissuto per sei mesi grazie ad un interscambio di studi. E' molto simpatico e ci troviamo subito in sintonia. Pranziamo assieme e ci offre del "Tererè" una sorta di Mate freddo con succo di frutta, tipico della cultura misionera, molto buono e dissetante. L'appartamento è piccolino ma carino. Finito il Tererè e il "queso con membrillo" arriva un amico di Alexis col quale chiacchieriamo un'oretta aspettando che scenda un po' la temperatura per poter uscire. Alle cinque la situazione è accettabile così andiamo tutti insieme al "Parque Sarminento" dove fare una passeggiata nel verde. I ragazzi ci accompagnano fino ad un punto e poi proseguiamo soli. Ricorriamo una parte del parco costeggiando
il laghetto fino a raggiungere il "Paseo del Bicentenario", un'installazione permanente di cerchi di ferro variopinti ove ad ogni cerchio corrisponde un anno con su scritto l'avvenimento principale di quell'anno. Come due bambini cerchiamo il 1979 e il 1986, i nostri anni di nascita, e ci scattiamo delle foto felici… Finito di giocare, andiamo alla fiera degli artigiani, il più classico dei mercatini artigianali dove si trova un po' di tutto…Più che la fiera in se, è bella la zona con i vari negozi di anticaglie, locali colorati, artisti mezzi hippy che vendono i loro manufatti artigianali per strada e la passeggiata lungo il fiume.



Stanchi di girovagare, torniamo verso casa di Alexis e lo troviamo in compagnia di un altro amico, un dottore praticante in una clinica cordobesa…Dopo le presentazioni e le prima chiacchiere usciamo tutti e quattro per andare a mangiare una pizza e bere qualcosa… La città ribolle di giovani e i locali sono strapieni, non riusciamo a sederci in vari bar considerati dai due ragazzi tra i migliori e ripieghiamo su uno qualsiasi, comunque pieno, ma con un tavolino libero. Andrea da vero Cordobes ordina un Fernet (Fernet con Coca cola)… Finiti i drinks ci rendiamo conto che sono già le due; gli orari qui sono molto diversi, dovendosi adeguare al gran caldo tutto slitta a più tardi. Per fortuna anche i ragazzi sono stanchi e possiamo tornare a casa…già da una mezzoretta sogniamo il letto, dobbiamo ancora adeguarci a queste tempistiche. Una volta arrivati Alexis ci lascia la sua camera con il letto matrimoniale e così dormiamo come degli angioletti…persona dal gran cuore, veramente!



Domenica Alexis deve dedicarsi allo studio per cui, una volta fatta colazione, usciamo per lasciarlo tranquillo. Prima di tutto andiamo al terminal degli autobus per raccogliere informazioni sugli autobus che vanno a Rosario, la nostra prossima tappa…una compagnia viaggia tutti i giorni una volta all'ora per cui non abbiamo bisogno di programmare la partenza, quando avremo voglia basterà andare in autostazione e prendere il primo autobus che parte! 
Prima di andare a visitare i vari musei della zona di piazza di Spagna ci fermiamo a mangiare un boccone in uno dei vari locali alla buona dove con pochi euro ti servono hamburger, pollo alla griglia, cotolette, panini vari e chi più ne ha più ne metta! Andrea fa una scelta sbagliata e ordina un piatto un po' troppo elaborato per un prezzo così basso, matambre a la napolitana, risultato…è immangiabile! ci dividiamo il petto di pollo alla griglia e amen, è sempre spiacevole buttare via cibo e soldi ma d'altronde era proprio una schifezza e ci consoliamo pensando che abbiamo speso 7 euro in due, bibita compresa.

Come primo museo andiamo al "Museo Superior de Bellas Artes Evita" al Palazzo Ferreyra; le esposizioni non sono un granché ma il palazzo è bello e l'audio guida che ci si può scaricare sul telefono è ben fatta e interessante. Con lo stesso biglietto si può andare a visitare il Museo Provinciale di Belle Arti Emilio Caraffa la  cui esposizione pare sia molto interessante. Andrea, però, vuole vedere la partita della Fiorentina per cui, trovato un bar dove la mostrano per televisione, ci dividiamo. Inaspettatamente in tutto il quartiere salta la luce e tutti i musei della zona chiudono…niente da fare, dietrofront e guardiamoci questa partita insieme…pareggio!!!

Alle sette e mezza abbiamo appuntamento con Alexis davanti alla fontana del Paseo del Buen Pastor, dove dovrebbe raggiungerci anche ragazzo francese di couchsurfing che si unirà a noi per la serata. Passata una mezzoretta il francese non si presenta, ma Alexis dopo un'intera giornata chiuso in casa ha bisogno di un po' d'aria per cui va a prendere il necessario per il tererè e restiamo a prenderci un po' di fresco incantati dalla fontana colorata che danza al ritmo della musica.


Finalmente arrivano notizie del francese…causa malintendimenti vari e impossibilità di comunicazione se n'è andato in un ostello. Sono già le nove passate, andiamo al super a comprare un paio di cose e prepariamo un pasta con melanzane per Alexis…detto fra noi c'è venuta proprio male ma il nostro ospite ne è entusiasta e se ne mangia due piatti! 
Come la prima notte insiste per dormire lui sul divano e ci lascia di nuovo la stanza…a contrario di quanto spesso si pensa al mondo c'è molta gente dal cuore generoso. 

Lunedì Alexis dovrebbe andare a tirocinio e vorremmo approfittare per uscire anche noi verso le 9 e andare a visitare Carlos Paz, una cittadina sui colli a un'oretta di autobus da Cordoba, ma non si sente troppo bene e non si sveglia, e di conseguenza nemmeno noi…ops! Ci svegliamo che sono già le dieci e alle tre abbiamo appuntamento con Nicolas, un altro ragazzo di couchsurfing che vive un po' fuori città, per cui non faremmo a tempo ad andare a Carlos Paz. I musei, o perlomeno quelli che potrebbero interessarci, il lunedì sono chiusi, quindi decidiamo di andare alla scoperta della zona di "Cordoba Alta", ovvero la parte della città che dal centro pedonale si estende nella direzione opposta rispetto a Nueva Cordoba. E' una zona più popolare e dove non vi è nulla di specifico da visitare; come spesso accade nelle città argentine le strade sono come divise in settori in base a ciò che si vende nei negozi, e così per tre quattro quadras si incontrano solo parrucchieri, poi solo negozi di mobili, piccole concessionarie di moto, negozi di vestiti e intimo a basso costo, e via così. Ci
incamminiamo nuovamente in direzione centro ma ci fermiamo quasi subito in una bella caffetteria dove pranziamo a insalatona, frutta e acqua…fa un caldo pazzesco, soprattutto nelle ore di sole alto, per cui ci soffermiamo più a lungo del necessario attratti dall'aria fresca e dalla presenze di un'ottima connessione wifi; oltre tutto verso l'una ci aveva chiamato Nicolas, dovrà prolungarsi nelle sue commissioni e ci siamo dati appuntamento alle sette a Falda del Carmen, la località dove vive, perciò non abbiamo fretta…Peccato saremmo potuti andare a Carlos Paz…anche se più avanti scopriremo che non ne sarebbe valsa la pena in quanto, nonostante la nomea, la cittadina decisamente non merita un'intera giornata! Passeggiamo per un'altra oretta e finalmente arriviamo al Paseo Sobremonte, che altro non è se non un giardino pubblico con fontana centrale attorniato dai bei palazzi del Municipio di Cordoba e dei Tribunali, ma sul quale, senza un vero motivo, Giulia s'era impuntata. 
Alle tre e mezza siamo già di nuovo a casa di Alexis, deve andare all'università per consegnare un lavoro; prendiamo i nostri bagagli, ci salutiamo, auguriamo vicendevolmente i migliori auguri e via! Con le valigie appresso non abbiamo molta libertà di movimento e ci incamminiamo verso Boulevard San Juan a verificare esattamente da dove parte il pullman che dovremo prendere. Le indicazioni forniteci da Nicolas sono precise e in breve tempo abbiamo già individuato la fermata esatta…ben abbiamo due ore e mezza da perdere, fa un caldo incredibile, soffia un vento molto forte ma che sembra uscire da una fornace, abbiamo con noi due valigie e due zaini…ci resta solo fermarci a un bar nelle vicinanze, berci una birretta e darci alla scrittura del blog! Alle sei in punto passa l'autobus e in un'ora esatta siamo arrivati…un nuovo breve ma intenso capitolo abbia inizio!











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