Il bello di visitare per una seconda volta una città è che ci si possono concedere giornate al di fuori degli schemi "turistici"; passare un'intera giornata passeggiando tra le vie di un quartiere residenziale dove non c'è nessuna attrazione particolare, scoprire e visitare mostre secondarie, uscire la sera con qualche amico in locali che solo i residenti conoscono, insomma sostanzialmente avvicinarsi alla vita dei cittadini perché non presi dall'affanno di voler visitare tutto ciò che inevitabilmente c'è da visitare.
E' passato poco più di un anno e siamo pronti per tornare alla tanto amata Buenos Aires! Da Rosario parte un autobus per la capitale all'incirca ogni 40 minuti e il viaggio dura solamente 4 ore; con grande calma andiamo in autostazione verso le 15.30, facciamo il biglietto, mangiamo un'insalata al volo e alle 16.50, partiamo. A differenza dell'anno scorso che avevamo soggiornato in ostello, abbiamo ben due contatti di couchsurfing, Maru che vive a Recoleta e Mario che sta a Palermo; abbiamo preferito dividere in due la permanenza per non pesare troppo solo su un ospite e allo stesso tempo permetterci una settimana piena in capitale. Con Maru, la prima ad ospitarci, siamo d'accordo di vederci direttamente a casa sua per le 21.30, Recoleta è un bellissimo quartiere del centro, molto ben collegato da autobus e metropolitana, non dovremmo avere nessuna difficoltà a raggiungere casa sua!
A causa delle forti piogge dei giorni precedenti molte zone della provincia di Buenos Aires sono state inondate ma, da quanto ci viene detto in autostazione, ormai non dovrebbero esserci più problemi e il viaggio dovrebbe essere regolare…dovrebbe, e invece, come spesso accade in Argentina, arriva la brutta sorpresa! Tra lavori in corso e strade inondate bisogna fare diverse deviazione e alla fine arriviamo a Buenos Aires alle 2 del mattino…ben 5 ore di ritardo!!! Ormai la metropolitana è chiusa e gli autobus hanno tempi di attesa molto lunghi per cui siamo praticamente obbligati a prendere un taxi, anche perché la povera Maru dovrà svegliarsi per aprire la porta di casa e non ci sembra il caso di rischiare di arrivare con un'altra ora di ritardo…per i nostri canoni è un salasso ma che possiamo farci!
I tre giorni passati a casa di Maru saranno pieni di cultura e politica! Maria Eugenia, questo il suo nome completo, è una dottoranda in sociologia, affamata di libri e appassionata di politica…nelle ore che riusciamo a passare insieme ci accompagna alle sue librerie preferite e parleremo moltissimo di socialismo, economia, politica argentina e internazionale e chi più ne ha più ne metta…ovviamente il tutto condito dalla nostra cucina casalinga. Durante il giorno Maru lavora mentre noi ci dedichiamo a lunghe passeggiate per le splendide zone di Recoleta, i parchi di Piazza Francia, Palermo basso e il centro con l'immancabile Florida dove, come sempre, andiamo a cambiare i soldi al "cambio blu". Conosciamo anche il quartiere Belgrano dove l'anno scorso non eravamo stati; una zona residenziale medio-borghese ma che accoglie el barrio chino, poco più di due strade dalla pittoresca entrata con arco tipicamente cinese.
Le giornate sono piene di sole, calde ma non troppo, con un bel vento leggero che rinfresca anche le ore più a rischio, la città ribolle di arte con diverse esposizioni all'aria aperta e tutto ai nostri occhi è meraviglioso! Sotto consiglio della nostra ospite andiamo a visitare il MALBA, museo di arte latino americana; l'esposizione permanente è molto ben curata e il ragazzo che fa da guida gratuita espone un'interessantissima spiegazione cultural-sociologica-politica delle opere esposte, ma ciò che più ci rapisce è l'esposizione temporanea dedicata a Berni (http://www.malba.org.ar/evento/antonio-berni-juanito-y-ramona/), un artista poliedrico fino ad ora a noi sconosciuto e che consigliamo vivamente di andare a scoprire! Intanto un piccolo assaggio:
L'ultima sera che passiamo assieme andiamo, insieme ad un'amica di Maru, a mangiarci una tipica "picada", ovvero tagliere misto, in un bel localino frequentato da studenti e artisti vari…un ottimo modo per salutarsi!
Il giorno dopo, verso le sette di sera, ci troviamo con Mario, il secondo ospite di couchsurfing, un informatico trentanovenne, originario di Jujuy e, con grande dispiacere di Andrea, fanatico del River. Nonostante le differenze calcistiche ci troviamo subito in sintonia e addirittura ci da alcuni consigli su dove andare a comprare i biglietti per la partita di domenica del Racing. Sabato vorremmo andare a fare un giro in bicicletta per i parchi del centro ma a causa di una festività dei lavoratori della municipalità il servizio gratuito di noleggio biciclette è chiuso…la biciclettata si trasforma in una passeggiata; vorremmo andare a conoscere la costanera nord ma ci perdiamo per la zona dell'aeroporto nazionale in mezzo ad autopiste giganti e traffico per cui desistiamo, prendiamo un autobus e ci dirigiamo nuovamente verso il centro, non ci stanchiamo mai di passeggiare per i viale alberati della zona Tribunales.
La sera Mario ci propone di andare in un "bolice" , in pratica una piccola discoteca, in modo da farci vivere una tipica serata da portenos (abitanti di Buenos Aires) Mentre Mario va a giocare a calcio noi gli prepariamo una cenetta leggera a casa, un paio di birre in modo da non spendere troppo una volta
fuori e alle due di mattina usciamo…orari decisamente allungati rispetto a quelli a cui siamo abituati. Tra balli folli e fernet-cola fino alle quattro del mattino, il risveglio della domenica è piuttosto complicato, ma abbiamo un appuntamento importante che ci aspetta...alle quattro gioca il Racing!
Approfittiamo dell'occasione per conoscere Avellaneda, un quartiere periferico di operai e lotte civili! Prima di entrare allo stadio ci mangiamo l'immancabile panino gigante con bondiola (bistecca di maiale) che ci da un po' di forze! Torniamo a casa stanchissimi ma molto soddisfatti, il Racing ha vinto 1a 0.
La sera Mario ci propone di andare in un "bolice" , in pratica una piccola discoteca, in modo da farci vivere una tipica serata da portenos (abitanti di Buenos Aires) Mentre Mario va a giocare a calcio noi gli prepariamo una cenetta leggera a casa, un paio di birre in modo da non spendere troppo una volta
fuori e alle due di mattina usciamo…orari decisamente allungati rispetto a quelli a cui siamo abituati. Tra balli folli e fernet-cola fino alle quattro del mattino, il risveglio della domenica è piuttosto complicato, ma abbiamo un appuntamento importante che ci aspetta...alle quattro gioca il Racing!
Approfittiamo dell'occasione per conoscere Avellaneda, un quartiere periferico di operai e lotte civili! Prima di entrare allo stadio ci mangiamo l'immancabile panino gigante con bondiola (bistecca di maiale) che ci da un po' di forze! Torniamo a casa stanchissimi ma molto soddisfatti, il Racing ha vinto 1a 0.
Lunedì è una giornata un po' grigia e accusiamo la stanchezza dei giorni precedenti per cui dopo una passeggiata mattutina verso ora di pranzo torniamo a casa e collassiamo praticamente tutto il pomeriggio! Verso le sette usciamo nuovamente, questa volta è il turno del regalo di Giulia e sotto consiglio del super informato Mario, andiamo a San Telmo prima a cena e poi a vedere un bellissimo spettacolo di tango. Una volta arrivati scopriamo con una punta di delusione che lo spettacolo è solo musicale, non prevede ballerini professionisti ma solamente milonga, ovvero chiunque voglia ha a disposizione uno spazio dove ballare…la banda, però, è talmente brava che la punta di delusione sparisce in pochi secondi trasformati in vera estati conditi da applausi da far bruciar le mani…
Martedì mattina usciamo molto presto e ci avviamo al porto da dove prendiamo la barca per andare a Colonia, Uruguay…un nuovo paese ci aspetta.
VAMOSSSSSSSSSSSSSSSSSS!!!!
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