sabato 1 novembre 2014

Puerto Iguazu - Misiones, Argentina

E' giunto il giorno di attraversare il confine, di tornare nella nostra amata Argentina, entrambi siamo un po' emozionati. Il Brasile, almeno la parte da Noi visitata, non ci convince del tutto, sicuramente uno dei motivi principali è la lingua, per gente come Noi a cui piace chiacchierare anche con i muri è "triste" non poterlo fare.
Per passare la frontiera prendiamo dalla stessa fermata del giorno prima, un bus di linea (4 Reais cad.); in meno di mezzora siamo alla dogana brasiliana, scendiamo con tutte le nostre cose e andiamo a farci fare il timbro d'uscita dal paese, tempo perso 2 minuti, ma ormai l'autobus se n'è andato lasciandoci un talloncino per prendere il prossimo mezzo. Durante l'attesa rispondiamo ad un intervista di una ragazza che crediamo argentina ma che scopriamo poi essere uruguaya…parlano veramente nella stessa maniera, che ben! Alla fermata ci intratteniamo parlando con un'altra signora, nemmeno pochi km e ci sentiamo di nuovo a casa!!! 
Arrivato il bus in pochi minuti siamo alla dogana argentina, scendiamo di nuovo con armi e bagagli, timbro sul passaporto, rapido controllo delle valige attraverso uno scanner e via di nuovo. Appena entrati in paese subito l'ambiente intorno ci piace di più rispetto alla cittadina lato Brasile, siamo proprio innamorati di questa terra!!!
Dal terminal l'hotel che abbiamo prenotato è decisamente vicino, ma ci sembra un'impresa con il caldo che fa. Per fortuna ad accoglierci c'è una famiglia gentile e, soprattutto, una bella piscina fresca…
Dopo aver ricaricato le pile in acqua, andiamo alla ricerca di un cambio, ovviamente non ufficiale, e di qualcosa da mettere sotto i denti. Troviamo entrambe le cose in poco tempo, gli euro però non li cambiamo subito, con la speranza di trovare un cambio ancor più favorevole… E' presto, fa ancora un caldo bestiale, ci guardiamo in faccia e decidiamo di andare comunque a passeggiare lungo la "costanera", una piacevolissima passeggiata che costeggia il rio Iguazù fino al suo sfociare nel rio Paranà. Alla fine della camminata arriviamo al piccolo obelisco che simboleggia il confine argentino, di fronte si intravede quello brasiliano e in bella vista quello paraguayo…"las tres fronteras"…che spettacolo!!!                                                                                                                                   

Rientriamo in centro e ci dirigiamo verso la "feirinha", il piccolo mercato cittadino dove più che altro vendono olive conce, formaggi e salumi! Speravamo di trovare qualcuno che ci cambiasse i soldi ad un tasso più favorevole ma anche qui cambiano a 15 pesos per euro, come nelle botteghe del centro dove c'è maggior sicurezza…tanto vale! Approfittiamo per assaggiare delle ottime olive piccanti ripiene di peperoni e finalmente andiamo a cambiare. Ormai s'è fatta sera, andiamo a cena, finalmente vegetariana, e a nanne!

La mattina seguente ci prepariamo per andare di nuovo alle cascate. Anche se le parti migliori, ovvero la passerella sopra la "Garganta del Diablo" e la camminata sull'isola San Martin, sono chiuse a causa di una recente inondazione, l'esperienza è comunque unica ed emozionante… i turisti sono sempre troppi, ancor di più del lato brasiliano, ma i panorami sono veramente mozza fiato e i sentieri sicuramente più completi. 
Iniziamo dal "Paseo Superior"; all'incirca 650 metri tra sentiero e passerelle che permettono di passeggiare sopra le meravigliose gettate d'acqua, ovviamente ogni 10 metri ci si ferma ad osservare sbalorditi e a scattare foto.
La seconda parte, il "Paseo Inferior", lungo più di un km, è pura goduria per i nostri occhi. La forza dell'acqua è irresistibile e forma continue nuvole di vapore dove gli uccellini svolazzano felici, vorremmo essere come loro e poterci rinfrescare… Decidiamo quindi, per poter emulare i passerotti, di regalarci una escursione di 15 minuti in gommone sul "Rio Iguazù", il capitano ci porta prima a fare delle foto e poi letteralmente sotto le cascate, ne usciamo "bombi da strucco" ma ragazzi che esperienza, doccia gelata sotto le cascate d'Iguazù, ve lo immaginate???











Per raggiungere l'uscita del parco scegliamo di camminare per un sentiero immerso nel verde, una passeggiata di mezzora in solitaria in mezzo alla selva ad ascoltare il canto degli uccelli e il gracchiare delle rane, incantati dalle mille sfumature di verde… Pace estrema…






Tirando le somme, il lato argentino è sicuramente più completo con i suoi due sentieri, inferiore e superiore, la "Garanganta del Diablo" (chiusa!) e l'isola di San Martin (chiusa!); si possono così osservare le cascate dal basso e dall'alto e molte altre cascate singole nascoste. Unendo le due escursioni ne esce una esperienza unica e incantevole, foto da copertina e un'immersione nella selva incontaminata...quello che crea la Pachamama è sempre lo spettacolo migliore non c'è civiltà che tenga!!!
Torniamo a Puerto Iguazù per riposare, siamo cotti dal sole, accaldati e decisamente stanchi, un riposino e una bella doccia fresca non ce la toglie nessuno.
Dopo un paio d'ore abbiamo già le forze per uscire nuovamente; dobbiamo raccogliere informazioni sugli orari e costi degli autobus, già all'indomani viaggeremo verso Cordoba. Una breve passeggiata e a cena da "Maria Preta", un discreto ristorante in centro consigliatoci da dei tassisti, buon rapporto qualità prezzo e soprattutto è tutto viola…potevamo non fermarci?! Le forze ora si sono finite e ce ne rientriamo in albergo con la pancia piena e con l'indelebile ricordo delle Cascate d'Iguazù, puro spettacolo…



Nessun commento:

Posta un commento