lunedì 17 febbraio 2014

Valle del Elqui

Benvenuti nella valle dei fricchettoni! 
Valle del Elqui, una conca idrografica che si trova a una sessantina di chilometri da La Serena, è una zona verdeggiante circondata da monti desertici dove crescono solo cactus e conosciuta soprattutto per il coltivo dell'uva utilizzata per la produzione del Pisco e per essere una zona mistica. Qui, infatti, sono stati avvistati vari UFO e si riuniscono mistici, appassionati di yoga, reiki e in generale mistici di ogni tipo!

Lasciamo gli zaini grossi a casa di Gino e partiamo solo con due zainetti con il minimo indispensabile, un paio di magliette, spazzolini, sacco a pelo e plaid prestatici da Gino stesso, tendina appena comprata, cena e pranzo al sacco preparati come bravi boy-scout. Prendiamo un autobus da La Serena alle dieci del mattino e dopo due ore scarse di viaggio arriviamo a Vicuna, la prima cittadina della valle, città natia della poetessa premio nobel Gabriela Mistral. Vicuna è il classico paesino con casette basse, piazza centrale, chiesa e non molto di più. Non ci soffermiamo a lungo, non abbiamo voglia di andare a visitare la casa museo della Mistral e per il resto le attrattive non sono molte; giusto il tempo per passeggiare nel centro, scattare le tipiche foto, dare un'occhiata alle bancarelle di artigianato e ci avviamo verso la distilleria Copel, uno dei maggiori produttori di Pisco della zona.
Raggiungiamo la distilleria già belli affaticati e soprattutto accaldati, vista l'ora e il sole cocente sulle nostre teste; consumiamo il nostro pranzo al sacco in una panchina all'ombra di un albero nel giardino della distilleria stessa, piccolo riposo e nuovamente in cammino. Questa volta la nostra destinazione è Peralillo, cittadina che ci era stata nominata dalla nostra cara ospite di Valparaiso, Alicia. Doveva essere un km, ma come minimo ne abbiamo percorsi 6… sbagliando abbiamo percorso la strada più lunga ma migliore da percorrere a piedi perché per nulla trafficata… Arrivati nel paesino scopriamo che non c'è nulla. Bene, giusto il tempo di un gelato nell'unico negozietto aperto dove scopriamo pure come si è risolto il contenzioso tra Cile e Perù in merito alla sovranità territoriale e marittima di una zona di confine portato davanti alla Corte Internazionale dell'Haya.

Nelle ultime settimane abbiamo letto e sentito molto a proposito di tale argomento; molti giornali hanno portato avanti una campagna, diciamo, terroristica, paventando possibili scenari di guerra nelle città di confine o invasione del Perù stesso nel caso in cui l'Haya avesse deciso di concedere la totalità del territorio reclamato dal governo peruano. Per fortuna la Corte ha deciso per una soluzione equilibrata dividendo a metà tra i due stati la zona in questione…..per una volta evviva la diplomazia!
La nostra scoperta della valle continua, con Pahiuano nel mirino… Ci dirigiamo, sempre a piedi, verso la strada principale, "Ruta de las Estrellas", con l'idea di fare autostop, il caldo è sempre più forte e noi siamo già belli lessi… Bastano una decina di minuti per raggiungere il nostro scopo e salire in un pick-up di un operaio della zona che ci porta fino ad un'incrocio alla velocità della luce, scendiamo, salutiamo e a tempo di record un pulmino di altri lavoratori ci carica e ci porta fino a dove volevamo arrivare… Decidiamo che per oggi va bene così e cerchiamo un campeggio economico.

La sorte vuole che lo troviamo facilmente, non è poi così economico ma ha un attrattivo che ci convince, un fiume gelato dove poter fare il bagno… nemmeno il tempo di finire di montare la tenda e splash!!! Ragazzi che bomba!!! A seguito dello splendido refrigerio una siesta è quello che ci vuole. Ceniamo presto e quando cala la sera andiamo a vedere le stelle, cerchiamo un posto senza luce, il campeggio non è di certo adatto; percorriamo alcune vie alla ricerca dell'oscurità che troviamo solo dall'altra parte del fiume, ci godiamo qualche minuto il cielo illuminato dagli astri, finché da lontano non si sentono dei cani abbaiare, Giulia, come sapete, è terrorizzata da questi animali a quattro zampe e il buio non aiuta. Ci accontentiamo quindi di aver visto per un breve lasso di tempo il cielo stellato e ce ne andiamo a dormire, tanto domani sera avremmo un altra opportunità per godere di questo spettacolo.
Al risveglio facciamo colazione, smontiamo la tenda e riprendiamo il nostro cammino, oggi vogliamo arrivare a Pisco Elqui, la città più famosa e turistica della valle che prende il nome dal liquore stesso.
Ci dirigiamo a piedi verso Monte Grande dove faremo la prima sosta, l'dea è come sempre camminare un po' e fare autostop durante il cammino. Questa volta è un signore dall'auto elegante ad aiutarci nel nostro intento e ad accompagnarci fino alla nostra destinazione. L'uomo ci spiega pure che i paesaggi e i vitigni sono tutti simili fino all'ultimo paese della valle, Horcon, e ci raccomanda di andare a scoprirlo. Dopo i dovuti ringraziamenti, visitiamo questa minuscolo paesino che nulla ha di nuovo rispetto a quelli precedentemente visitati.
Facciamo un sosta "Empanadas" e ripartiamo nuovamente… i paesi visitati come ben capite non sono un granché,  ma i paesaggi attorno sono mozzafiato e non ci stanchiamo mai di osservarli, commentarli estasiati e fotografarli. Abbiamo due opzioni, andare alla ricerca del fiume per farci un bel bagno o proseguire il cammino. Viste le scarse forze fisiche decidiamo di iniziare a fare autostop all'ombra di un albero appena fuori il paese, davanti il Mausoleo di Gabriela Mistral in direzione Pisco Elqui evitando così di camminare ulteriormente alla ricerca del fiume. Lasciamo passare un paio di autobus convinti che prima o poi qualcuno farà caso al nostro pollice all'insù… passata un'oretta ci arrendiamo e al passaggio del terzo bus saliamo e ci appisoliamo fino all'arrivo a Pisco.
Si nota subito che questa è la "capitale" della valle. Non solo, infatti, il paesino è più grande e curato, ma ogni due passi si incontrano un ostello, un bar, una "bottiglieria", un negozio di simil-artigianato e un numero infinito di persone che offrono servizi come purificazione dell'aura, avvistamento di UFO notturni, massaggi reiki e chi più ne ha più ne metta! A nostro parere tutto ciò ha un che di finto, un'esagerazione dettata dal solito vil denaro!

Ci fermiamo nella piazza centrale a mangiarci un panino rigorosamente vegetariano vendutoci da un ragazzo di una comunità di Hare Krishna e cerchiamo di dare un po' di fresco ai nostri cervelli per decidere sul da farsi! Eravamo stati avvisati in merito al calore che avremmo trovato nella Valle e che rende qualsiasi azione dieci mila volte più faticosa, ma come sempre vivere è diverso dal farsi raccontare! Nonostante il lieve venticello il pensiero di rimettersi in cammino per raggiungere l'ultimo paese, Horcon, ci destabilizza….meglio cercare un campeggio qui e godersi il puro relax. Chiediamo un po' in giro dove poter trovare il campeggio più economico e tutti ci indicano un simil-camping in riva al fiume. Una volta arrivati scopriamo che il fiume praticamente non esiste più…troppi anni, 10, che non piove come si deve….e che il campeggio in realtà altro non è che uno spiazzo di sassi senza luce corrente né bagno…..poco male, pensiamo noi, costerà pochissimo e per una notte ci può stare, e poi da qui le stelle si vedranno sicuramente benissimo!!Peccato che scopriamo che in realtà bisogna pagare 10mila pesos, ovvero quasi 15 euro, FOLLIA!!  Se dobbiamo pagare almeno che ci vengano dati i servizi base! Risaliamo la stradina verso il centro della città, ci ricordiamo infatti di aver visto un altro campeggio durante la discesa! Entriamo e vediamo che non solo ci sono bagni, doccia e un paio di luci ma addirittura c'è una piscina!!!Parliamo con il proprietario il quale, forse impietosito, acconsente a farci restare una notte per lo stesso prezzo dell'altro posto, 15 euro in due! Non è fighetteria la nostra per carità dormiamo pure in mezzo ai canneti se è necessario, ma se allo stesso prezzo possiamo passare un pomeriggio intero in piscina, farci una doccia e mangiarci i nostri pomodori con palta sotto la luce….beh c'è bisogno di dire altro? Oltre tutto anche questo piccolo campeggio familiare si trova ancora abbastanza fuori dal centro di Pisco da permetterci di vedere il cielo stellato….meglio di così non potevamo chiedere.
La mattina dopo ci avviamo verso la nostra ultima meta, Horcon! Come sempre incominciamo a piedi e, quando incominciamo a stancarci troppo, incominciamo a fare l'autostop! Si fermano due ragazzi di Horcon stessa e ci accompagnano fino alla parte diciamo residenziale del paesino. Per raggiungere la zona di attrattiva artigianale percorriamo un altro chilometro a piedi!
 Anche qui lieve delusione in quanto ci troviamo di fronte un villaggio artigianale/turistico carissimo e in parte fittizio. Allo stesso tempo, però, i dintorni naturalistici sono incredibili! Immancabile sosta sotto albero con pomodori e palta e via di nuovo! Fa veramente caldissimo, per cui iniziamo quasi subito a fare l'autostop, tanto la strada è la stessa che abbiamo percorso all'andata! Si ferma una coppia simpaticissima, lei cilena lui australiano, e ci accompagnano fino a Pisco! Qui quasi subito troviamo due ragazzi di Santiago che stanno scendendo fino a Vicuna per cercare una farmacia e sono ben contenti di farci salire a bordo per condividere la strada!

Arrivati a Vicuna tentiamo per un po' con l'austop, volesse la sorte che qualcuno ci porti fino a La Serena. Purtroppo usciti dalla Valle finisce la magia e dopo più di un'ora di attesa decidiamo di prendere l'autobus…va bene lo stesso, è sbagliato pretendere troppo. Cullati dall'oscillare del bus e dal fresco dell'aria condizionata ci risvegliamo che siamo praticamente già arrivati a La Serena!
Bella, bellissima, la Valle del Elqui, grazie per questi ennesimi giorni di scoperta e meraviglia.



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